Tuscia itinerario in una terra di tesori inattesi

Tuscia itinerario in una terra di tesori inattesi

Tempo di lettura: 9 minuti

La Tuscia (Alto Lazio) comprende luoghi di un fascino insospettabile, accanto alle mete note, infatti, ospita molti altri piccoli tesori ancora lontani dai riflettori del turismo di massa.
Accanto alla meritatamente conosciuta Civita di Bagnoregio e al Bosco Sacro di Bomarzo ci sono borghi meravigliosi capaci di valorizzare la propria bellezza attraverso il senso artistico dei propri abitanti.

Difficile scegliere cosa non includere nell’itinerario, ma una scelta è sempre necessaria.
Nel nostro caso ci siamo basati su alcune considerazioni: viaggiando con due bambine volevamo concentrarci su attrazioni coinvolgenti e interessanti anche per loro, da alternare ai nostri “must see”, ma senza esagerare con le tappe giornaliere per poter godere senza fretta di ogni luogo.

Il nostro itinerario di 4 giorni in Tuscia

  • 1° giorno: Bassano romano, Capranica e il Regno di Babbo Natale di Vetralla
  • 2° giorno: S. Angelo di Roccalvecce (il paese delle fiabe), Celleno (il borgo fantasma) e Viterbo
  • 3° giorno: Civita di Bagnoregio e Bolsena
  • 4° giorno: Sacro Bosco di Bomarzo e Vitorchiano

Ci sarebbero molte altre località perfette da inserire in un secondo itinerario magari primaverile, ve le scrivo per avere ancor più alternative di scelta nel creare il vostro “viaggio su misura“:

  • Sutri e l’anfiteatro romano (che noi abbiamo visto di passaggio)
  • Calcata Vecchia dove, in primavera, alla passeggiata tra i vicoli del borgo, sarebbe piacevole aggiungere quella alle cascate del Monte Gelato proprio sotto al paese
  • la faggeta vetusta del Monte Cimino
  • Acquapendente (in particolare per la festa dei pugnaloni che si celebra la terza domenica di maggio)
  • Tarquinia e Tuscania
  • il giardino di Villa Lante a Bagnaia
  • il palazzo Farnese a Caprarola
  • il lago di Bolsena con le sue isole e i borghi
  • il lago di Vico e Ronciglione
  • le Terme nella zona di Viterbo avrete l’imbarazzo della scelta.

Bassano Romano

Un piccolo borgo che ero particolarmente curiosa di visitare è Bassano Romano. In realtà ne ero attratta, più che per la sua bellezza, proprio per la possibilità di potermi perdere tra quei vicoli che negli anni erano stati percorsi e scelti da grandi registi che hanno fatto la storia del cinema italiano ed internazionale. Bassano Romano infatti è stato scelto come set di film che tutti conoscerete.

Federico Fellini vi ha girato alcune scene della Dolce Vita, Luchino Visconti (di cui ho già avuto occasione di scrivere raccontandovi aneddoti legati al bellissimo borgo di Grazzano Visconti) vi ha ambientato scene del Gattopardo; Dario Argento ha tratto ispirazione qui per la creazione del Fantasma dell’opera e poi Carlo Verdone ha immortalato Bassano Romano nel suo Bianco, Rosso e Verdone.

Seguendo le indicazioni per Bassano Romano arriverete ad un ponte, sulla destra ci sono alcuni parcheggi gratuiti noi abbiamo lasciato l’auto e abbiamo attraversato il ponte a piedi, dopo pochi metri vi troverete ad un bivio, prendete la strada che scende e curva a sinistra. Sul lato sinistro della strada troverete un arco, attraversatelo e in cima alla salita vi troverete nella piazzetta del borgo, da qui non vi resta che gironzolare tra i vicoli del centro storico. È piccolo non richiede molto tempo, ma se siete dei cinefili apprezzerete semplicemente l’idea di seguire i passi di Maestri del loro calibro.

Capranica

Capranica è uno di quei borghi che devono la loro bellezza non solo ai propri edifici storici, ma anche alla vena artistica dei propri abitanti.

Il centro storico si allunga entro la cinta medievale su una lingua tufacea sovrastante la statale Cassia, le case arroccate a strapiombo sulle valli circostanti tra boschi di querce, cerri, castagni e noccioli hanno un fascino comune a vari borghi della Tuscia, ma visitare Capranica nel periodo natalizio è stata davvero una bellissima sorpresa.

Percorrete la strada in salita, varcato l’arco d’ingresso del centro storico perdetevi nel dedalo di stretti vicoli ai lati della via principale, troverete sorprese letteralmente dietro ogni angolo!

Da non perdere la magica Piazza Padella, una vera chicca.

Il Regno di Babbo Natale

Poco distante da Capranica sulla Cassia, in direzione di Vetralla, troverete il Regno di Babbo Natale!

Un luogo incantato imperdibile per la gioia di ogni bambino, ma anche per ogni adulto che ama immergersi nella magia del Natale.

Uno spazio di oltre 7000 mq al coperto e ad ingresso gratuito che da settembre a gennaio accoglie 7 giorni su 7 con ORARIO CONTINUATO (09:30-19:30) visitatori in arrivo da tutta Italia ed Europa.

Qui potrete acquistare decorazioni natalizie di ogni tipo.

Per saperne di più vi lascio il link al sito dedicato: https://www.ilregnodibabbonatale.it

S. Angelo di Roccalvecce

S. Angelo di Roccalvecce, conosciuto anche come il paese delle fiabe è un borgo fino a poco tempo fa assolutamente sconosciuto al turismo perché non particolarmente attraente, oggi è diventato una meta davvero interessante!

Cos’è cambiato? Dal 2016 un gruppo di artisti ha dipinto le pareti delle case con enormi murales, rivisitazioni delle fiabe più belle e famose di tutti i tempi.

Se amate l’arte di strada e le fiabe questo è il posto che fa per voi!

I più piccoli si divertiranno un mondo giocando ad una coloratissima caccia al tesoro alla ricerca dei personaggi delle loro fiabe preferite… e voi con loro.

Si cammina seguendo un itinerario, ci sono mappe e indicazioni in ogni strada, impossibile sbagliare! Incontrerete Peter Pan, Alice nel Paese delle Meraviglie, Cenerentola, Aurora, Pinocchio, Biancaneve, La Bella e la Bestia, lo Schiaccianoci e tanti altri. Un vero spettacolo per grandi e piccini!

Per chi volesse raggiungere S.Angelo in camper o caravan il parcheggio che trovate sulla destra all’ingresso del paese è ampio e gratuito.

Celleno

Il borgo fantasma tutelato dal FAI si trova a pochi chilometri da S.Angelo, esiste un sentiero pedonale che li collega, ma è piuttosto impegnativo, in auto ci si arriva in 15 minuti.

Incamminandovi sulla salita raggiungerete il borgo antico godendo di una bellissima vista panoramica sulle valli circostanti. La piazzetta vi accoglierà oltre l’arco, in tutto il suo fascino decadente. Da qui si accede anche al museo.

Viterbo

Il nostro secondo giorno in Tuscia si è concluso passeggiando nel centro storico di Viterbo, tra antichi palazzi, negozi, monumenti e vie acciottolate.

Il quartiere medievale di San Pellegrino è, secondo me, la zona più bella e autentica da visitare con i suoi edifici in pietra, tra archi e torri medievali.

Personalmente ho preferito i piccoli borghi alla città, forse avendo letto recensioni positive su Viterbo le mie aspettative erano alte, ma sinceramente il quartiere San Pellegrino è l’unica zona ad avermi colpito in positivo.

Piacevole la nostra “pausa artistica” al Laboratorio di Pittura Emozionale – LA VIA DEGLI ARTISTI (via Cardinal La Fontaine 11).
Abbiamo scovato un piccolo spazio creativo per i piccoli con annessa mostra d’arte. Qui i bambini avevano la possibilità di esprimersi con colori e pennelli dipingendo sulle note di vari brani musicali. Molto carino, iniziativa tra l’altro gratuita.

Civita di Bagnoregio

Erano anni che volevo visitare la Civita di Bagnoregio e finalmente ho realizzato questo mio desiderio!

Conosciuta anche come “la città che muore” perché sorge su un colle di tufo minato alla base da una continua erosione, la Civita di Bagnoregio è un luogo di un fascino indiscutibile, come un viaggio a ritroso nel tempo tra costruzioni in pietra perfettamente conservate ed una vista impagabile sulla Valle dei Calanchi circostante.

Il borgo sembra come sospeso ed è raggiungibile solo attraverso uno stretto ponte pedonale a pagamento (5€ a testa per chi ha più di 6 anni).
Lasciata la macchina in uno dei parcheggi a pagamento di Bagnoregio, non resta che incamminarsi verso la Civita attraversando il centro di Bagnoregio e oltrepassando le terrazze panoramiche, l’alternativa è prendere un bus navetta (1€ a testa a/r) ma solo fino al belvedere.

La Civita di Bagnoregio, fondata dagli Etruschi, è uno dei borghi più belli e caratteristici d’Italia, un piccolissimo centro sospeso nel tempo e nello spazio con localini e negozi caratteristici. Si gira a piedi in poco tempo, con lo sguardo rapito alla ricerca dello scorcio più bello.

Considerate in totale almeno 3 ore di tempo pagando il parcheggio, sono necessarie.

Bolsena

La nostra ultima tappa nel terzo giorno è stata Bolsena, affacciata sul più grande lago vulcanico d’Europa a cui dà il nome.

Siamo arrivati dall’alto seguendo la strada, appena dopo l’ora del tramonto, il momento perfetto per godere della vista del lago avvolto in un caldo abbraccio, con tutti i riflessi e le sfumature tipiche di quest’ora del giorno. La vista dalla terrazza dietro il castello mi ha lasciata senza parole.

Nel quartiere medievale perfettamente conservato si erano appena accese tutte le luci, in pochi minuti si è fatto buio e le piazzette e i vicoli si sono illuminati grazie a migliaia di lucine e decorazioni natalizie. Questa è la zona più bella di Bolsena da visitare. Scendendo a piedi tra i vicoli ed il verde si raggiunge il lungo lago nel quartiere più moderno.

Molto meno scenografica la discesa in auto.

Sacro Bosco di Bomarzo

Il Sacro Bosco di Bomarzo è il più antico parco di sculture del mondo moderno.

Conosciuto anche come il Parco dei Mostri, fu fatto costruire dal Principe Pier Francesco Orsini, signore di Bomarzo, alla metà del 1500 “per sfogare il core rotto” in seguito alla morte della moglie Giulia Farnese, cui è dedicato. I soggetti furono scolpiti sul posto nel basalto, roccia locale.

Nel parco, articolato su più livelli, si alternano scale, mostri in pietra avvolti dal verde muschio, case storte e tempietti. Ambientazione perfetta per scatenarsi con scatti fotografici nelle pose più bizzarre come quelle scelte dal grande Salvator Dalì in occasione della sua visita nel 1948, quando definì il luogo un’invenzione storica unica.

Prendetevi il tempo necessario per scovare ogni scultura immergendovi nel verde del bosco, ma personalmente devo dire che, complice l’umidità della giornata un po’ uggiosa e fredda, la visita non è stata piacevole quanto mi aspettassi. Un po’ deludente.

Ingresso a pagamento: 11€ adulti e 8€ bambini (4-13 anni)

All’interno del parco sono presenti: servizi igienici, area pic-nic, qualche gioco, bar, ristorante e un negozietto di souvenir a tema.

Vitorchiano

Vitorchiano è considerato uno dei borghi più belli d’Italia e deve questo riconoscimento al suo particolare aspetto di “Borgo sospeso” con abitazioni che sembrano un tutt’uno con lo sperone di roccia vulcanica che le sostiene, come accatastate in equilibrio sul vuoto, sembrano fluttuare e stare in piedi per miracolo.

Nel periodo natalizio ospita tantissimi presepi sparsi qua e là nei vicoli storici.

Il centro è protetto da una doppia cinta muraria (rinascimentale e medievale) perfettamente conservata, sorta su antichi tracciati etruschi. Al suo interno si trovano chiese, fontane, viuzze strette, lavatoi, torri e palazzi nobiliari in peperino, la pietra grigia locale.

Una curiosità: a Vitorchiano è presente una statua particolare, l’unico Moai al mondo che si trovi fuori dall’Isola di Pasqua.
Si raggiunge prendendo la strada che scende a sinistra dell’arco d’ingresso. È posizionato in un parcheggio, ma vale la pena passarci in auto lasciando il paese, giusto per dire di aver visto un vero Moai.

Trovate molte altre foto sui profili Facebook e Instagram cliccando sui rispettivi link in fondo alla pagina.

In itinerario avevamo inserito anche la caratteristica Calcata Vecchia il borgo degli artisti e delle streghe, da abbinare a quelli affacciati sul lago di Bracciano come Anguillara Sabazia e Trevignano Romano che ci ha ospitati, purtroppo causa partenza ritardata e rientro anticipato non siamo riusciti a vedere tutto, ma torneremo!

La Tuscia è una terra ricca di storia e di meraviglie, soprattutto per chi, come me, ama perdersi tra piccoli borghi impregnati d’arte e segnati dal tempo, a me è rimasta nel cuore e non posso far altro che consigliarvela.


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Daiana Natalini
Travelblogger per passione, inguaribile sognatrice innamorata dei viaggi da sempre… Questo è il mio blog per avventurarci insieme tra le strade del mondo. Leggi qui se vuoi saperne di più.
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