Lombok, alla scoperta dei Sasak

Sasak Collage fotografico di un villaggio tradizionale e alcuni bambini

Lombok, alla scoperta dei Sasak

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I Sasak sono un gruppo etnico indigeno che vive in Indonesia, in particolare sull’isola di Lombok, dove esistono ancora alcuni loro villaggi tradizionali in cui è possibile, anche per noi occidentali, entrare in contatto con la loro filosofia di vita, conoscere le loro abitudini e credenze, così distanti dalle nostre.

Credenze religiose

I Sasak sono prevalentemente islamici, ma buona parte di loro segue fedi nate dall’influenza di religioni e credenze diverse: dall’Islam all’induismo (prevalente a Bali), dal buddismo all’animismo. In questi casi si parla di sincretismo religioso.

Il termine sincretismo deriva dal greco “mischiare con”, “fondere insieme” ed il sincretismo religioso consiste proprio in una fusione tra dottrine e sistemi di pensiero, elementi di diverse credenze religiose originalmente anche distanti tra di loro.

La filosofia del “Wektu Telu” praticata da un consistente numero di Sasak, fonde elementi dell’Islam e dell’animismo, come accade in molte tribù in cui permangono radicate credenze legate alla celebrazione degli elementi naturali.

Coloro che praticano il Wektu Telu pregano tre volte al giorno, a differenza degli aderenti al Lima Waktu che invece pregano 5 volte al giorno come i musulmani. C’è poi una minoranza di Sasak, definita Bodha, che non ha subito influenze islamiche e resta legata principalmente a divinità animiste con alcune influenze Indú e Buddiste (trasmesse dai missionari).
Le loro divinità principali sono 5, ma credono anche negli spiriti e nei fantasmi. 

Riti tradizionali

I Sasak portano avanti alcune tradizioni ancestrali ad esempio credono che durante la nascita dall’utero escano 4 fratelli: il sangue, l’uovo, la placenta e il liquido amniotico.

La placenta deve essere trattata con estremo rispetto in modo tale che non si ribelli contro il neonato, per questo si fanno delle offerte, poi la si brucia e le sue ceneri vengono cosparse sul bambino.

Dopo 105 giorni dalla nascita si svolge la cerimonia del primo taglio di capelli.

Fra i 6 e gli 11 anni i maschi vengono sottoposti ad un altro rito quello della circoncisione. Un rituale praticato fin dall’antichità, inizialmente solo in alcune tribù nord africane, poi condiviso (a tutt’oggi) da popolazioni di religione ebraica e islamica nonché in alcune zone dell’Oceania.
Dopo l’esecuzione dell’operazione i bambini vengono trasportati per le strade dei villaggi su cavalli di legno o leoni creati con fronde di palma.

Altro rito particolare per i giovani uomini Sasak è legato al fidanzamento e consiste in un “rapimento consensuale“. Secondo la tradizione Sasak, un giovane innamorato per ottenere il diritto di sposare la sua amata, deve portarla via con sé di nascosto durante la notte. Dopo essersi allontanati da casa per un breve periodo, al ritorno, i due potranno sposarsi. Una vera e propria fuga d’amore.

Gendang beleq

Gendang beleq” è il nome di una vera e propria performance di ballo e musica molto popolare tra i Sasak.

Il nome nella loro lingua significa “grande tamburo” perché lo spettacolo si basa sull’esibizione di un gruppo di musicisti che suonano e marciano eseguendo coreografie con alcuni strumenti tradizionali, gong, cimbali…protagonisti però sono i loro grandi tamburi “gendang“.

Sasak foto di una esibizione di Gendang-Beleq

Questi strumenti sono fatti di legno e pelle di capra.
Il legno è selezionato in base a due qualità essenziali: resistenza e leggerezza. Caratteristiche fondamentali perché i musicisti riescano a suonarli mentre sfilano eseguendo movimenti particolari, azioni non scontate con addosso tamburi di grandi dimensioni.
La pelle sulla parte superiore viene selezionata da capre di circa 5 anni per ottenere una qualità del suono migliore. Le musiche sono eseguite abbinando due diversi tipi di tamburo: il maschio e la femmina. Il primo si definisce così perché costruito con pelle di caprone (maschio), il secondo di capra (femmina). La sonorità prodotta è differente.

I musicisti sono soltanto maschi, di solito ragazzi giovani. A Lombok i club degli artisti che si esibiscono nel Gendang beleq sono supportati e sponsorizzati nelle loro performance dal governo Indonesiano perché promuovono la cultura Sasak tra i giovani mantenendola vitale.
Risultato importante per due motivi:
• consente alle tradizioni di non perdersi nel tempo
• attrae turisti curiosi di assistere a queste esibizioni eseguite con i colorati abiti tradizionali Sasak

Le performance di Gendang beleq sono piuttosto frequenti e legate a cerimonie private che celebrano nascite, circoncisioni, matrimoni* o funerali, ma sono connesse anche a rituali per invocare le piogge o a festività nazionali, festival culturali ed esibizioni per turisti.

* Nel matrimonio Sasak, ad esempio, il Gendang beleq è parte della cerimonia nyongkolan una sorta di parata della famiglia dello sposo che va a casa della sposa per accompagnarla alla location della cerimonia matrimoniale.

Abitazioni tipiche

Sasak foto di un granaio nel villaggio

Le abitazioni tipiche dei villaggi Sasak sono costituite da paglia e bambù, ma l’edificio maggiormente riconoscibile è il lumbung, un granaio nel quale viene immagazzinato il riso due volte all’anno.

La struttura è sorretta da travi in bambù erette su un pavimento di fango secco misto a concime di bufalo, il tetto ha una particolare forma a cupola.

L’architettura delle abitazioni rispecchia lo stile di vita semplice dei suoi abitanti. Gli uomini sono principalmente pastori e pescatori. Le donne si dedicano ad attività manifatturiere e passano intere giornate sedute a tessere e cucire bellissime e coloratissime stoffe da vendere ai turisti.

Sasak foto di una signora anziana del villaggio a Lombok

L’isola di Lombok non è certamente tutta così, anzi nelle zone più sviluppate le abitazioni tradizionali non si usano più, ma, ad esempio, a sud dell’isola ci sono ancora villaggi abitati. La resistenza al cambiamento qui ha due ragioni principali: una più romantica legata all’orgoglio e all’attaccamento alla propria cultura; l’altra più pragmatica connessa agli incentivi finanziari per favorire il mantenimento di strutture tradizionali da sfruttare a scopo turistico.

Il forte legame dei Sasak con la natura resiste e trova riscontro tra i principi del Wektu Telu. Secondo antiche credenze infatti, Dio garantisce un equilibrio tra il macro-cosmo (il mondo) e il micro-cosmo (gli essere viventi). Se le persone sono troppo avide e sfruttano la natura e gli animali, questo sottile equilibrio si spezza e con esso si spezza il legame sacro con Dio. Ecco perché per gli abitanti dei villaggi adattarsi alla modernità e rompere l’armonia con la natura circostante rappresenta un vero e proprio distacco dai propri principi morali.


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Daiana Natalini
Travelblogger per passione, inguaribile sognatrice innamorata dei viaggi da sempre… Questo è il mio blog per avventurarci insieme tra le strade del mondo. Leggi qui se vuoi saperne di più.
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