
La Laguna di Guatavita e El Dorado
In Colombia, ad una sessantina di chilometri da Bogotà, si trova la suggestiva Laguna di Guatavita, un luogo “tra le nuvole” circondato da una natura verdeggiante, da secoli reso famoso da misteri e leggende che hanno alimentato un lunga corsa all’oro.
Ricordate il mito di “El Dorado”?
La leggenda ebbe inizio quando, nel 1534, una nave carica d’oro giunse nel porto di Siviglia. La notizia si sparse presto suscitando stupore in tutta Europa.
La vista di tanta ricchezza proveniente dalle neo-conquistate Americhe alimentò la credenza che al di là dell’Oceano dovesse trovarsi il Paese dell’El Dorado, una regione inesplorata in cui l’oro scorreva a fiumi.
Come si arriva a far coincidere questa misteriosa terra con le coordinate esatte della laguna a poche ore dalla capitale colombiana?
Perché proprio la Laguna di Guatavita?
Perché era uno dei luoghi sacri del popolo precolombiano Muisca e tra le loro tradizioni ce n’era una che consisteva nel gettare oggetti d’oro proprio in questo specchio d’acqua. Dopo questa scoperta furono in molti a partire in cerca di fortuna.
Lo Zipa (il governatore massima autorità locale dei Muisca) si cospargeva la pelle di resina e polvere d’oro, si spingeva fino al centro della laguna con una zattera, qui, quando il sole raggiungeva l’apice, si tuffava ed effettuava delle evoluzioni per togliersi la polvere d’oro di dosso, in modo che si miscelasse con le verdi acque circostanti. A questo punto della cerimonia sacra, gli altri fedeli potevano iniziare a gettare le proprie offerte rituali sul fondo: ciondoli e monili preziosi.
Questo rito perpetuato allo scopo di compiacere gli dei, aveva creato la condizione necessaria a far credere ai conquistadores di essersi imbattuti in un immenso tesoro sommerso.
Alcuni oggetti d’oro e d’argento recuperati in laguna sembrerebbero confermare la veridicità di questo rito, anche se le numerose e spesso drammatiche immersioni di ricerca effettuate nel corso dei secoli, hanno rinvenuto un numero relativamente basso di oggetti preziosi.
Il nome “El Dorado” deriva dall’abbreviazione di “El indio Dorado” espressione spagnola con cui si faceva riferimento allo Zipa dei Muisca protagonista del rito dedicato al culto del Sole.
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