
Hot dog, perché si chiama così? 4 teorie
Praticamente tutti almeno una volta nella vita abbiamo mangiato il famosissimo panino allungato con all’interno il würstel, nella versione classica o con l’aggiunta di salse, formaggio, verdure e condimenti vari. Un must dello street food in America, diffusosi in moltissimi Paesi del mondo.
Ma voi lo sapete perché l’𝗛𝗢𝗧 𝗗𝗢𝗚 si chiama così? 🅒🅐🅝🅔 🅒🅐🅛🅓🅞?
Esistono diverse versioni della storia sull’origine di questo curioso nome, io vi riporto le 4 più accreditate, chissà quale sarà quella vera… probabilmente come spesso accade la verità sta nel mezzo. Vi racconto perché.
VERSIONE 1
All’inizio del ‘900, durante le partite di football dei New York Giants, il signor Harry M. Stevens serviva i würstel agli spettatori. Visto che erano scomodi da mangiare mentre si assisteva ad una partita, decise di riscaldare dei panini lunghi e di metterci il würstel all’interno.
Thomas Aloysius Dorgan “Tad” disegnatore di vignette sportive, osservando gli spettatori addentare i loro hot dog, disegnò il panino e diede al würstel la forma di un cane bassotto. Würstel e bassotti del resto avevano in comune sia la forma allungata che l’origine tedesca. Coniò il nome hot dog divenuto poi di uso comune.
La gente cominciò a chiedersi se quella fosse davvero carne di cane e questo dubbio fece calare le vendite, per questo il termine fu bandito dalla Camera di Commercio, ma è sempre rimasto nel linguaggio comune, fino ad oggi.
VERSIONE 2
Le salsicce utilizzate per preparare questi panini vengono anche chiamate ᴅᴀᴄʜsʜᴜɴᴅ. “Hot Dachshund!“
Visto che “dachshund” significa ʙᴀssᴏᴛᴛᴏ e che è un termine difficile da pronunciare correttamente e da ricordare, per creare un annuncio pubblicitario piú efficace, questa parola venne sostituita con ᴅᴏɢ=ᴄᴀɴᴇ.
VERSIONE 3
I venditori ambulanti erano soliti urlare “ʜᴏᴛ ʜᴏɢ” cioè “porco/maiale caldo” perché in effetti si trattava di carne di maiale. Con il passare del tempo la seconda parola si è trasformata da “hog” a “dog”.
VERSIONE 4 (𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘰 𝘢𝘴𝘴𝘶𝘳𝘥𝘢)
Nel 1867 un venditore di würstel in crisi per attrarre l’attenzione dei potenziali clienti si inventò che le salsicce fossero fatte di carne di cane, quando le vendeva urlava “hot dog!”. Questo stratagemma funzionò, incuriosiva… Le sue vendite aumentarono e il termine divenne talmente popolare che molti colleghi cominciarono ad imitarlo.
Fin qui alcune delle versioni esistenti per spiegare il nome Hot dog, con argomentazioni credibili, miste ad aneddoti fantasiosi. La verità probabilmente non la sapremo mai, ma unendole alla storia sulla nascita di questo particolare panino è più facile chiarire alcuni passaggi.
L’origine degli Hot dog tra verità e leggende
L’hot dog, divenuto simbolo della cultura culinaria a stelle e strisce, ha una storia antica, se pensiamo che ovviamente parte dalla nascita delle particolari salsicce contenute al suo interno (nate nella prima metà del Quattrocento). Solo successivamente si è aggiunto il panino.
Le umili origini di questi insaccati provengono dal vecchio continente. Si tratta infatti di un alimento molto economico, nato in Germania. Una ricetta che consentiva di evitare lo spreco dei tagli di carne, un’idea semplice, ma al tempo stesso anche estremamente gustosa. Sono state proprio queste caratteristiche a decretarne il successo e l’esportazione oltreoceano per mano degli immigrati tedeschi che cercavano fortuna in America.
L’insaccato di carne che costituisce la base dell’hot dog è il Frankfurter, un würstel sottile e allungato, molto popolare in Germania. Tra le esportazioni tedesche in America all’epoca c’era anche la razza canina del bassotto dachshund… ecco che in gergo popolare anche gli immigrati stessi iniziarono a chiamare con questo nome (dachshund) anche i Frankfurter, perché ne ricordavano la forma allungata ed erano tedeschi.
Un’altra versione della storia concede originariamente ad un macellaio tedesco, un certo Johannan Georgehner, l’attribuzione del nome dachshund a questo alimento, nel XVII secolo.
In ogni modo queste antiche salsicce tedesche approdate negli USA divennero famose e particolarmente apprezzate in breve tempo.
Nel 1867 fu aperto a Brooklyn, da Charles Feltman, il primo punto vendita di salsicce. Si cuocevano su un piccolo fornelletto a carbone e si vendevano ancora fumanti.
Il successo dei wurstel fu davvero enorme, l’unico piccolo problema da risolvere, era l’alta temperatura che faceva scottare le mani degli avventori. Da qui la pratica idea del panino.
Una teoria attribuirebbe la trovata iniziale alla moglie di un venditore del Missouri. La donna, sorella di un panettiere, avrebbe pensato di inserire la salsiccia all’interno del pane per evitare di scottarsi le dita e renderlo più facile da mangiare. L’idea, oltretutto, lo ha reso un pasto più completo e più semplice da abbinare a salse e contorni diversi.
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