
Grazzano Visconti, il falso storico più bello d’Italia
Grazzano Visconti è un borgo incantevole a due passi dalla città di Piacenza.
In Italia abbiamo molti borghi particolarissimi, ognuno per motivi diversi, recentemente vi ho parlato del borgo fantasma di Craco, richiestissimo come set cinematografico, in passato di Bussana Vecchia utopia reale nata dal sogno di un gruppo di artisti e artigiani, e così via. Ognuno ha la sua storia e la sua particolarità.
Grazzano Visconti è unico nel suo genere, è considerato il falso storico più bello d’Italia. Perché?
Passeggiare tra le vie del borgo dà l’impressione di essere catapultati nel Medioevo: il castello, le torri merlate, il fossato…eppure questo grazioso luogo… medievale non lo è‼
Il nome del paese è legato a quello della nota famiglia Visconti di Milano (a cui si deve la costruzione del Duomo di Milano) ed in particolare di Giuseppe Visconti di Modrone, geniale e colto nobile, che agli inizi del 1900, consigliato anche dall’amico Gabriele D’Annunzio, decise di creare, attorno al suo castello, questo borgo pittoresco dall’aspetto medievaleggiante che rapisce ancora oggi i visitatori rendendoli protagonisti di una scenografia di altri tempi.
Sì avete capito bene, il borgo che vedete oggi risale al Novecento, periodo in cui fu avviata la scuola di arti e mestieri, affiancata dai laboratori e dalle botteghe artigiane che hanno contribuito a rendere questo luogo l’amato borgo artistico attuale.
Merita visitarlo? Decisamente sì, perché è un bel borgo tutto da scoprire, con la consapevolezza di ciò che realmente è, un luogo meravigliosamente anacronistico.
Grazzano Visconti è affascinante e lo sono anche le storie che lo caratterizzano.
La leggenda del fantasma di Grazzano Visconti
Una leggenda locale vuole che qui ancora vaghi lo spirito di Aloisa, una donna innamorata morta a causa del dolore provocatole dai continui tradimenti del marito, un capitano.
Secondo le credenze popolare, il fantasma della donna abita ancora nel castello e fa dispetti a tutti coloro che lo visitano senza lasciarle un regalo. Lei stessa pare avesse raccontato la propria storia al Duca Giuseppe Visconti – che, fra le altre cose, era anche un medium – e avesse guidato la sua mano per farsi fare un ritratto su cui modellare le statue che ancora oggi si trovano a Grazzano. Gironzolando tra le strade del paese vi capiterà di imbattervi in statue di una donna non molto alta e un po’ paffutella… lei è Aloisa, diventata un simbolo di protezione per gli innamorati i cui sentimenti non sono ricambiati.
DA VEDERE
✔Il Castello e il suo Parco storico
La struttura originaria del castello risale al 1395, ma quando Giuseppe Visconti la ereditò dal padre, molte sue parti erano in rovina. Affascinato da questo luogo decise di ristrutturarlo, modificandone anche la struttura, e poi arredarlo per creare un luogo dove poter vivere. E’ qui che trascorrevano le proprie vacanza i figli del Duca tra cui Luchino, divenuto poi il grande regista maestro del nostro cinema.
Bellissimi i giardini all’inglese e all’italiana impreziositi con fontane, statue e con la particolare casetta delle bambine che sembra uscita da una favola; c’è anche la casa delle farfalle.
✔La Chiesa Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano
✔La Piazza del Biscione.
Una zona molto caratteristica con la torre merlata, la fontana e il pozzo con lo stemma dei Visconti. Secondo le leggende popolari il pozzo porta fortuna: basta lanciarvi una monetina ed esprimere un desiderio perché si avveri.
✔La Cortevecchia
✔La Statua di Aloisa
✔Il Museo delle Cere e il piccolo Museo delle torture.
✔Tutto il borgo con le sue stradine, le casette dalle facciate affrescate, i portici, i negozietti di artigianato e souvenirs… il centro è completamente pedonale.
La visita è ancor più suggestiva in occasione di manifestazioni tradizionali:
- il Corteo Storico festa medievale. (Ultima domenica di maggio).
Altre ricorrenze con ambientazioni medievali o fantasy si svolgono dalla primavera all’autunno.
- Verde Grazzano manifestazione floro-vivaistica nel parco del castello. (Ultimo fine settimana di settembre).
- I mercatini di Natale nel borgo. (Da metà novembre al 6 gennaio).
Le favole di Luchino – ANEDDOTO
Quando il giovane Luchino Visconti andava in vacanza a Grazzano, da poco completamente restaurato da suo padre, era solito trascinare le sorelle più piccole in divertenti e favolosi spettacoli, che chiamava “i teatrini”.
Il futuro grande maestro sistemava luci, tagliava stoffe, realizzava scenografie. Si preparava così, giocando, al mestiere di regista cinematografico che di lì a qualche anno lo avrebbe reso celebre in tutto il mondo.
Il borgo e il castello sono stati quindi una sorta di “palestra” per il suo grande talento.
Grazzano Visconti ha già di per sé l’aspetto di un posto da fiaba, ma Luchino Visconti, con la sua fantasia ed il suo estro di grande artista, sapeva riempirlo di mille altre favole.
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