La Festa dei bambini in Turchia, terra di piccoli schiavi

La Festa dei bambini in Turchia: moschea blu e bambini che giocano con le bolle giganti

La Festa dei bambini in Turchia, terra di piccoli schiavi

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Pupazzetto con cuore

Oggi è il 23 aprile, molti turisti scelgono di visitare Istanbul proprio in questo periodo dell’anno per scoprire la sua bellezza in una veste particolare, incorniciata dalle moltissime bandiere esposte per la Festa nazionale dei bambini, tanti colori ovunque (aprile è anche il mese della fioritura dei tulipani), e l’allegria dei piccoli coinvolti in varie attività a loro dedicate.

Non solo ad Istanbul, ma anche nella capitale Ankara, si organizzano giochi e manifestazioni folcloristiche per intrattenerli.

Tra bambini in festa e…

Bambini che girano su una giostra

Dal 1979, grazie anche al patrocinio UNESCO, gruppi di bambini provenienti da molti paesi del mondo, sono invitati ed ospitati nelle città turche per partecipare ai festeggiamenti di questa giornata. Ovviamente non è il caso di quest’anno, questa situazione di emergenza ha reso il 2020 un anno diverso per tutti, ma in passato era così.

La scelta di dedicare questa giornata proprio ai bambini, arriva negli anni ’20 del secolo scorso, dopo la guerra di indipendenza turca, per decisione di Mustafa Kemal Ataturk.
La Festa nazionale dei bambini, pensata per dedicare un po’ di spensieratezza ai piccoli orfani dei genitori caduti durante la guerra, era anche un modo per collegare la nascita della democrazia in Turchia con l’infanzia, porre l’attenzione sui bambini, che rappresentano il futuro.

Oggi però il mio pensiero va a quei bambini che vivono in Turchia, in situazioni di povertà estrema, costretti a lavorare ore per pochi spiccioli, a loro che purtroppo vivono una vita molto diversa da quella a cui ogni bambino avrebbe diritto.

… piccoli schiavi

LO SFRUTTAMENTO MINORILE

Foto storica ritraente un bambino a lavoro

Il problema dello sfruttamento minorile in Turchia è ancora oggi molto lontano dalla risoluzione. La realtà è che molte famiglie di rifugiati provenienti dalla Siria sono costrette a far lavorare anche i piccolini perché il solo lavoro dei genitori sfruttati e sottopagati non basta per riuscire a sfamare le loro famiglie sfuggite alla morte, ma imprigionate in una vita di privazioni, di estrema povertà.

Secondo la legge, in Turchia, i bambini possono lavorare soltanto a partire dal quindicesimo anno, ma in molte fabbriche e piantagioni i bambini siriani vengono sfruttati, violentati e in alcuni casi anche venduti come degli schiavi.
Il discorso sarebbe lungo, si finirebbe a parlare di politica, di diritti umani, di economia, di multinazionali (come la “nostra” Ferrero coinvolta nelle inchieste sullo sfruttamento minorile nelle piantagioni di nocciole, che ha “promesso” di controllare la provenienza delle sue materie prime in modo scrupoloso, seguendone l’intera filiera produttiva) e poi da qui al commercio equo e solidale.

Foto ritraente un bambino pensieroso

Discorsi lunghi e complessi per cui questa non è la sede, l’etica non basta perché spesso ciò che manca è un’informazione chiara, guerre di parole e notizie contrastanti in cui ognuno difende i propri interessi, ma chi paga davvero sono dei piccoli innocenti, perciò scusate se questo articolo è un po’ meno spensierato di altri, ma oggi volevo condividere con voi il mio pensiero rivolto a LORO che di colpe non ne hanno, sono solo piccoli che hanno avuto, come molti altri, la malasorte di nascere in un posto del mondo meno fortunato del nostro. ❤


CURIOSITÀ
In questo articolo vi ho accennato alla fioritura dei tulipani, ad aprile in Turchia si celebra anche Il Festival dei tulipani, un evento così importante da meritare più di qualche riga, ve ne parlerò… ma vi anticipo una piccola curiosità. In Europa è molto conosciuto il Tulip festival che si tiene ad Amsterdam di cui ho scritto in questo articolo, ma non tutti sanno che l’origine dei tulipani è proprio turca, l’Olanda importò i fiori che la rendono così famosa proprio da qui nel lontano 1500.

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Daiana Natalini
Travelblogger per passione, inguaribile sognatrice innamorata dei viaggi da sempre… Questo è il mio blog per avventurarci insieme tra le strade del mondo. Leggi qui se vuoi saperne di più.
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