
Ecoturismo ed Earth Day: cosa sono?
Il tema è ovviamente la tutela del nostro pianeta.
Che cos’è l’Earth Day?
L’Earth Day, come suggerisce il nome è “La Giornata della Terra“. Una giornata istituita per celebrare il nostro pianeta e parlare di temi importanti per la sua tutela, il rispetto dell’ambiente.
La prima si tenne il 22 aprile del 1970, quando circa 20 milioni di cittadini statunitensi risposero all’appello del senatore democratico Gaylord Nelson scendendo in piazza a manifestare per “salvare il pianeta”.
Ora siamo piú abituati a questo genere di iniziative come i “Fridays for Future” di Greta Thunberg, ma all’epoca una simile partecipazione per una causa ambientale fu un evento straordinario.

Da allora, ogni 22 aprile questa giornata viene celebrata dalle Nazioni Unite e dalle tante organizzazioni che promuovono la difesa del pianeta. L’obiettivo dichiarato dell’Earth Day è quello di coinvolgere sempre più nazioni e sensibilizzare la società civile alla tutela dell’ambiente, non solo prendendosi cura della natura, ma anche <<evitando lo spreco di risorse, supportando l’adozione di fonti energetiche più green, combattendo il riscaldamento globale e adottando stili di vita sostenibili>> (cit. Focus)
Quante parolone, vero? Ma in realtà ognuno di noi può fare scelte sostenibili e più rispettose dell’ambiente sia nella routine di ogni giorno che nel tempo libero.
Il tema del mio blog sono i viaggi quindi oggi è il giorno perfetto per darvi qualche semplice spunto di riflessione che può aiutarci ad essere tutti viaggiatori più attenti.
ECOTURISMO, TURISMO RESPONSABILE E SOSTENIBILE
Mi viene in mente la definizione di Ecoturismo, sapete tutti di cosa si tratta veramente?
«L’ecoturismo è un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l’ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali»
Questo non significa necessariamente scegliere di trascorrere una vacanza facendo trekking in aree incontaminate, a contatto con la natura e gli animali nel loro habitat, facendo attenzione a non contaminarlo. Certo anche, ma non è solo questo, il discorso è molto più ampio di così.

L’ecoturismo non deve essere considerato solo come una particolare forma di vacanza, ma piuttosto come un atteggiamento o uno stato mentale che dovrebbe essere adottato da tutti i viaggiatori in tutto il mondo.
Condizione fondamentale dell’ecoturismo infatti non è solo la compatibilità ambientale, ma anche quella socio-culturale, ossia il rispetto e quindi la conoscenza della cultura locale, per quanto possibile anche la promozione del suo sviluppo.
Il turismo responsabile, in origine, era legato all’impatto etico del turismo sulla popolazione locale e il suo sviluppo economico e sociale.
Il turismo sostenibile si riferiva all’impatto ambientale, quindi all’inquinamento legato al turismo.
L’ecoturismo li unisce.
Un viaggio sensibile a queste tematiche può cercare di rispettare alcuni punti.
Siete dei veri ecoturisti se…

– VIAGGIATE LENTI
Per risparmiare sulle emissioni di CO2 è sempre meglio preferire il treno all’aereo, sulle distanze che lo consentono e, dove possibile, spostarsi in bicicletta, a piedi o con mezzi a basso impatto ambientale.
Molti operatori turistici “eco” consigliano ai viaggiatori, una volta giunti a destinazione, l’uso di mezzi di trasporto alternativi ai servizi pubblici locali. No ai bus navette, si alla bicicletta: il bike sharing ad esempio è un servizio molto utilizzato in un gran numero di città! Ma anche preferire un tram elettrico ad un bus inquinante è una scelta semplice ed ecologica.
– MANGIATE A KM ZERO
Una volta sul posto scegliete solo cibo locale.
Se poi riuscite prediligete l’OGM free, magari informandosi su ristoranti che propongono menù biologici.
– COMPRATE INTELLIGENTE
Preferite i prodotti artigianali locali, ma non acquistate assolutamente souvenir che possano incentivare il bracconaggio, costituiti con parti di animali (tartarughe, elefanti, coralli, ecc.), che siano a rischio di estinzione o meno.
– RISPARMIATE ACQUA ED ENERGIA ELETTRICA
Non pretendete, per esempio, un cambio giornaliero di biancheria e asciugamani; in tutti gli hotel ormai sono esposti avvisi che vi ricordano il corretto comportamento da seguire. Spegnete sempre le luci prima di uscire dalla stanza d’albergo, non esagerate con l’aria condizionata.
– RISPETTATE LA NATURA
Vi adeguate alle regolamentazioni di parchi e riserve e vi comportate in modo coscienzioso. Non gettate rifiuti, non prelevate né disturbate nessuna specie animale o vegetale.
– NON STAMPATE NIENTE
Biglietti aerei e prenotazioni d’albergo: tutto può essere fatto in modalità digitale, perché tutte le comunicazioni vi arriveranno sulla casella di posta e potranno essere rese disponibili in caso di controllo. Inoltre potete fotografare con il cellulare i QR Code.
– FATE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Giunti sul posto chiedete informazioni alla struttura ospitante su come differenziare la spazzatura, ma anche quando siete per strada e dovete gettare la bottiglietta o il fazzoletto lo fate responsabilmente.
– SOGGIORNATE IN PICCOLE STRUTTURE LOCALI: agriturismi, b&b ad esempio.
Così facendo generate una fonte di reddito per la popolazione locale e aiutate quel territorio a crescere e sostenersi.
– VI RIVOLGETE AI LOCALI anche per programmare escursioni in aree archeologiche, storiche… Per conoscere tradizioni e usi locali.
Così tornate a casa con un bagaglio incredibile di nuove conoscenze sui luoghi che avete visitato, ma anche consapevoli di aver instaurato un’empatia e una comprensione più profonda delle persone che li abitano.
Difficilmente dimenticherete quel panorama, ma anche le persone del posto con cui l’avete condiviso e che vi hanno aiutato a scoprirlo. Il fascino di ogni luogo aumenta incredibilmente se raccontato da chi lo vive e lo ama (saprà raccontarvi anche qualche curiosità in più).
– VIVETE ALL’ APERTO!
Preferite tutte le attività outdoor nella bella stagione. Il mondo lì fuori è meraviglioso, così potete godetevelo il più possibile.

PROBLEMA
Spesso si fa un sacco di confusione su cosa sia sostenibile e cosa no perché troppo spesso il “green” è solo di facciata, essendo diventato un ottimo strumento di marketing.
Un esempio il “Tempio delle tigri” in Thailandia. Promosso come esempio di turismo sostenibile per anni perché dal 1999, la leggenda narra, accogliesse alcuni cuccioli rimasti orfani a causa del bracconaggio. Portati dalla gente ai monaci in cerca di una casa e di un aiuto, i piccoli di tigre venivano accolti e protetti, nutriti e poi reinseriti gradualmente in natura. Si promuoveva l’attività dicendo che i soldi pagati dai turisti per avvicinarsi alle tigri (docili perché cresciute con i monaci) servivano a finanziare queste attività a scopo benefico. Solo dopo anni sono venuti alla luce i maltrattamenti e le attività illecite che nascondevano. Trattandosi di monaci le persone si fidavano invece…
L’impatto del turismo è sempre e comunque un impatto sulla cultura e sull’ambiente del luogo visitato: ne sono clamorosi esempi i casi dell’isola filippina di Borocay o di Phi phi Island in Thailandia.
Le aree naturali più suggestive sono anche quelle che rischiano maggiormente di essere distrutte dall’uomo, che con la sua azione rischia di contaminarne la bellezza. Bisogna quindi cercare un equilibrio tra la curiosità positiva propria dell’uomo e il rispetto della cultura e dell’ambiente locale, garantendo un equilibrio tra visitatori e visitati.
Il turismo sostenibile è possibile‼
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