LE MIE RIFLESSIONI…

Come non lasciarsi scoraggiare nei periodi bui
Dedicato a tutti i viaggiatori e non
Come si fa a non cadere nell’apatia, nello sconforto e nella rassegnazione in periodi bui come quello che stiamo attraversando? Difficile dare una risposta che soddisfi chiunque…
Leggo tanti post scoraggiati e scoraggianti di viaggiatori che non riescono a sopportare l’instabilità, la precarietà di ogni progetto, scoraggiati a partire, ma anche scoraggiati dalla prospettiva di NON partire… che fare?
Può bastare vivere nel ricordo di viaggi ed emozioni passate?
No, non credo o almeno non per me, perché dopo un po’ sale la malinconia. E allora?
Io ho trovato un compromesso e la mia risposta è nelle parole di una mente illustre: il Dalai Lama. È la mia esperienza, non sono il guru di nessuno, non ho questa pretesa, sono solo una persona qualunque che ha trovato un proprio equilibrio e chissà che la mia strada non aiuti qualcuno a trovare la sua? E allora ve lo scrivo…
La mia forza dal lockdown ad oggi?
Io l’ho trovata nella semplicità, nel cercare di fare ogni giorno qualcosa di nuovo, come adesso seduta sull’erba a scrivere questo articolo ispirata dal progetto della casetta di legno su palafitta che stiamo costruendo sotto un salice, guardo le mie figlie giocare e capisco che basta davvero poco.
Come quando salta un pic nic per il mal tempo e tu lo organizzi con una coperta sul pavimento di casa, non é la stessa cosa ma è divertente, insolito e ti dimostra che sei capace di non arrenderti agli eventi, di trovare il lato positivo in molte situazioni.

Come quando durante il lockdown abbiamo campeggiato con la tenda in giardino o quando (potendoci spostare solo nel raggio di pochi chilometri) siamo andati ad arrampicarci alle cave dietro casa, tra quei sentieri non andavo da quando ero bambina, tornarci mi ha emozionata.
Bastano piccole cose, ci sono infinite possibilità intorno a noi, quando non le vediamo è perché banalmente non ci facciamo caso.
Si nascondono scoperte inaspettate e tanti attimi degni di essere vissuti in luoghi impensabili, sono sempre stata creativa in questo senso.
Voglia di sapori di terre lontane? Non ci sono ristoranti in zona, ma ci sono milioni di ricette e allora perché non cimentarsi nella preparazione?
Un amico viaggiatore mi ha raccontato di essere andato a mangiare in un ristorante etnico solo per fare una chiacchierata con le persone che ci lavoravano, per parlare della loro cultura e ascoltare i loro ricordi di una vita vissuta in terre lontane…perché no?
Io non sono mai stata in Senegal e non avevo mai considerato l’idea finché non mi sono fermata a chiacchierare in spiaggia con un ragazzo senegalese. Mi ha raccontato del suo villaggio, dello scorrere lento della vita, mi ha svelato il suo sogno di comprarsi un terreno da coltivare, i suoi luoghi del cuore lontani dalle mete turistiche… c’era tanto amore nelle sue parole quando ricordava la sua terra. Storie di vita, racconti così ricchi di particolari da farmi immaginare di essere lì con lui e chissà che un giorno non decida di vedere il Senegal con i miei occhi.
Intanto l’incanto per nuove terre da scoprire cresce attraverso racconti, libri, film e documentari. Per adesso li immagino, poi inizierò a progettare, non è questo il momento, non per me, ma nel frattempo vivo e mi dedico ad altro. Non si può smettere di vivere il presente solo perché non si ha un viaggio imminente all’orizzonte.
L’ho imparato riscoprendo il gusto delle piccole cose che ho intorno, prima anch’io vivevo sospesa tra i ricordi dei viaggi trascorsi e la programmazione di quelli successivi. Tornavo da un viaggio con la mente già pronta per la prossima meta. Organizzavo e prenotavo con mesi e mesi di anticipo per godermi tutta la fase di attesa per me meravigliosa.

Non è più così in questo periodo… mi manca? Se ci penso sí, ovviamente, ma ho imparato a vedere ciò che ho intorno. Prima guardavo senza vedere. La vita merita comunque di essere vissuta giorno per giorno, certo ci sono stati giorni migliori, ma il segreto è concentrarsi “sul bello che c’è” anziché lasciarsi abbattere da cose che comunque non possiamo controllare.
Ho imparato ad essere ottimista, ad avere spirito di adattamento e cercare di guardare la vita con occhi nuovi… una volta non ero così, cosa mi ha aiutato? Oltre ad una lettura illuminante del Dalai Lama, sicuramente hanno contribuito: i viaggi passati, l’amore e la nascita delle mie figlie che mi insegnano ogni giorno quali sono le cose importanti e che basta poco per essere felici, i bambini lo sanno, siamo noi che crescendo ci facciamo schiacciare e spengere.
Avere nuovi occhi o riportare alla luce i nostri occhi di bambini puó dare molta forza anche in periodi bui. Cerchiamo sempre di fare qualcosa di nuovo e diverso, semplicemente cambiando prospettiva per non lasciarci travolgere. Serve a creare tanti piccoli momenti piacevoli e magari anche a scoprire nuovi interessi.
Viaggiamo nella vita e nei luoghi che ci circondano cercando di essere le stesse persone curiose ed intraprendenti che siamo in viaggio, non è per niente facile lo so, ma è un modo per renderci più forti, per crescere e trovare il nostro equilibrio. ?
TI LASCIO IL LINK AL LIBRO CHE MI HA ISPIRATA, consiglio veramente la lettura a tutti perché non è assolutamente un libro a tema religioso, ma è ricco di spunti per stimolare il pensiero positivo.